lunedì 9 novembre 2015

Strade

Ho preso la mia, che non era esattamente quella che volevo. Non lo era affatto, per nulla.
Ma mi ci son trovata sopra e non resta che camminare.
Un campo minato.
Il mio problema, il mio terribile vizio, la mia pretesa assurda, è che se ce la faccio io, ce la può /deve fare chiunque.
Per questo mi sale la bile, quando vedo che non mi segui.
Conosco la strada e ti sto a guardare mentre tu prendi la strada sbagliata, o almeno la più lunga. Siamo sicuri che sia quella più facile? Che se ci troviamo a un bivio e io aspetto in fondo da una parte, non vorrei tu ti allontanassi al punto da non sapermi più trovare. Non vuoi nemmeno che accenda una torcia, una fiaccola, non vuoi guardare allo specchio , stai lì in quell'angolo e io ti chiamo... ma non vuoi sentire la mia voce. Vuoi solo la mia ombra.
Grido più forte? Ti porto via a forza?
No. Che tu non debba poi svegliarti e renderti conto che non era questo che volevi.
Io ti mostro la strada ma tu, tu devi dirmi se vuoi camminare con me.
Non mi escono altre parole.
Prendi la mia mano, che conosco la strada.


"Vorrei farti un ritratto e stamparlo gigante
La tua fantasia raccontarla ala gente
Ma è nascosto agli sguardi questo amore perfetto.
Quattro muri e un letto: Non diventa più amore ma sopravvivenza - del tuo dolce silenzio non so fare senza -
Ma facciamo qualcosa:
Si può anche morire
stando qui a sognare."
[Cercami-Pooh]

*Granella di Vaniglia*