lunedì 18 maggio 2015

In Diretta

Può essere utile, a volte necessario, ponderare i pensieri.
Alcuni però hanno cottura istantanea.
Cotto e mangiato, come si dice.
Basta che escano. Subito.
In questo istante ho prelevato mio figlio da scuola. Un appuntamento che dura da anni ma che diventerà man mano sempre più raro.
Guardo i bimbi di prima elementare col nasino all'insù che cercano la mamma, il papà, i nonni.
Sembrano cerbiatti.
Il mio ormai è un dinosauro di quinta che entra ed esce spavaldo e si raccomanda che io non faccia scene mielose davanti ai suoi compagni.
E' una bolgia, fuori da scuola. Se c'è un momento in cui mi intimidisco è questo: Vorrei sparire ed evitare la folla, è un momento mio, quasi intimo. Mi ricongiungo con la persona che ho più cara al mondo. Lui ogni giorno va sempre un po' più via da me e tutta sta fretta se potessi la cancellerei. Mi ingelosisco un po' quando dice che vuole stare coi suoi amici, ma mi rassereno sapendo che è normale.
Ora voglio chiacchierare con lui. Ridere. È un rito per me. Significa molto.
Il mondo intero può attendere.

*Granella Di Vaniglia*

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